Identificato il gene mcr-1 in un ceppo di Shigella flexneri resistente alla colistina

Il gene mcr-1, responsabile della resistenza alla colistina, è stato identificato per la prima volta in un ceppo di Escherichia coli isolato in Cina e da allora è stato riportato solo in Klebsiella pneumoniae e Salmonella enterica.

Un team di ricercatori della Liverpool School of Tropical Medicine (LSTM) in collaborazione con un gruppo di ricerca cinese, ha identificato per la prima volta il gene mcr-1 in Shigella flexneri. Tra le quattro specie di Shigella, Shigella flexneri è quella più frequentemente isolata nei Paesi a reddito medio-basso ed è responsabile di circa il 10% di tutti gli episodi di diarrea in bambini di età inferiore ai cinque anni.

Lo studio, pubblicato su Applied and Environmental Microbiology, ha analizzato più di 2000 campioni di feci di suini da allevamento, identificando un singolo ceppo di S. flexneri positivo per mcr-1 con un valore di MIC per la colistina pari a 4 μg/mL. I ricercatori hanno eseguito, inoltre, saggi di coniugazione dimostrando che la resistenza alla colistina era funzionale e trasferibile. Il sequenziamento del DNA plasmidico del microrganismo ha rivelato che il gene mcr-1 era localizzato su un nuovo trasposone composito affiancato da sequenze ripetute e invertite del trasposone ISApl1. Il gene mcr-1 del ceppo suino di S. flexneri, dunque, non solo era funzionale, ma poteva essere trasferito tramite un meccanismo plasmide-mediato. Nonostante l’isolamento di un singolo ceppo portatore di mcr-1 possa sembrare non significativo, bisogna sottolineare che la rilevazione è avvenuta in un allevamento e non in ambito clinico, per cui anche un singolo ceppo rappresenta una frequenza di isolamento non indifferente. L’identificazione di S. flexneri colistino-resistente suggerisce una circolazione del microrganismo per via oro-fecale tra gli animali dell’azienda e un potenziale rischio di trasmissione attraverso la rete di distribuzione alimentare. Gli ambienti agricoli potrebbero rappresentare un reservoir non ancora riconosciuto di S. flexneri, agente eziologico di casi umani di diarrea, per cui la sorveglianza della resistenza alla colistina, mediata dal gene mcr-1 funzionale e trasferibile, dovrebbe prevedere ricerche mirate su ceppi di origine sia ambientale sia clinica.

Lo studio sottolinea, infine, come l’uso intensivo della colistina negli allevamenti, soprattutto nel sud-est asiatico, abbia portato alla selezione, al trasferimento ed al mantenimento della resistenza alla colistina mediata da plasmidi nei ceppi clinici di E. coli, Klebsiella pneumoniae, Salmonella spp. ed ora anche Shigella flexneri.

Fonte

Liang B., et al. Characterization of a transferable plasmid-borne mcr-1 in a colistin-resistant Shigella flexneri isolate. Appl Environ Microbiol. 2018 Mar 2. doi: 10.1128/AEM.02655-17.

http://aem.asm.org/content/early/2018/02/12/AEM.02655-17.abstract?sid=6f07c6f7-5796-4dbf-9f41-0c1feec2bbad

 

Liang B et al. Environ Microbiol. 2018. 10.1128/AEM.02655-17

Di |2018-06-10T23:07:57+02:0028/03/2018|
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