Una nuova classe di host-targeting antivirals inibisce la replicazione dei betacoronavirus umani
Il gruppo del Prof. Marco De Andrea (Università degli Studi di Torino, Dip.to di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche), in collaborazione con la Prof.ssa Serena Delbue (Università degli Studi di Milano La Statale), ha pubblicato l’articolo dal titolo: “Novel antiviral activity of PAD inhibitors against human beta-coronaviruses HCoV-OC43 and SARS-CoV-2” sulla prestigiosa rivista Antiviral Research.
Nel lavoro, gli autori dimostrano che una classe di composti compresi nei cosiddetti HTAs (host-targeting antivirals o antivirali diretti contro proteine dell’ospite), sono altamente efficaci in vitro contro almeno due betacoronavirus umani, HCoV-OC43 e SARS-CoV-2. In modo simile a quanto visto in precedenza dallo stesso gruppo per altri virus a DNA, utilizzando diversi modelli cellulari si è dimostrato che questi due virus a RNA sono entrambi in grado di attivare la famiglia di enzimi PAD (peptidil-arginina deiminasi) e, conseguentemente, di incrementare il profilo di citrullinazione nelle cellule infettate. I risultati ottenuti confermano, inoltre, che gli inibitori delle PAD (totali o specifici per alcune isoforme) sono in grado di contrastare efficacemente la replicazione di HCoV-OC43 and SARS-CoV-2. In collaborazione con il Dr. Paul Thompson (UMASS Medical School, MA, USA) gli autori sono attualmente impegnati nel decifrare la “firma” delle proteine cellulari e virali citrullinate durante il processo infettivo.
Complessivamente, questi risultati dimostrano la potenziale efficacia degli inibitori delle PAD nel bloccare la replicazione dei betacoronavirus e forniscono il razionale per valutarne un ruolo in vivo con lo scopo di ipotizzare un impiego nel trattamento dei pazienti COVID-19.