Riflessioni critiche sui test diagnostici per SARS-CoV-2

Nel processo di contenimento di COVID-19 un ruolo primario è svolto dai test di laboratorio effettuati dai laboratori di Microbiologia Clinica, che permettono la diagnosi precoce dei soggetti positivi, consentendo il riconoscimento della fonte di infezione e interrompendo così la via di trasmissione.

Attualmente, la diagnosi di COVID-19 viene effettuata principalmente mediante reazione a catena della polimerasi inversa (RT-PCR) diretta al genoma di SARS-CoV-2 isolato da campioni rinofaringei e orofaringei. I risultati dei test risentono, tuttavia, di varie problematiche legate principalmente ai campioni clinici (spesso con bassa carica virale), alla sequenza genica target ed alla piattaforma tecnologica utilizzata.

Il presidente della Società Italiana di Microbiologia la Prof.ssa Stefania Stefani, il Prof. Guido Antonelli ed il Prof. Mauro Pistello hanno pubblicato, su Diagnostic Microbiology and Infectious Disease, un commento che offre una riflessione sui test diagnostici per SARS-CoV-2 attualmente in commercio.

Ad oggi, al momento nel quale l’articolo è stato redatto,  un numero enorme di test diagnostici per SAR-CoV-2 è disponibili a livello globale (852 di cui 378 molecolari). Il commento fornisce una analisi dei saggi “diretti” e “indiretti” attualmente in uso mettendone in luce i punti chiavi e gli aspetti critici. Gli Autori hanno condotto la loro analisi basandosi essenzialmente sui dati, infatti, nonostante questi a volte non diano risposte univoche, restano comunque il pilastro fondamentale nella ricerca, nella diagnosi e di conseguenza nella comunicazione scientifica.

Il commento conclude che, per comprendere appieno la storia naturale dell’infezione ed ottenere informazioni sull’interazione virus-ospite, sarebbe utile una combinazione di saggi così da determinare la presenza e la quantità del virus mediante RT-PCR, l’espressione delle proteine virali mediante rilevamento dell’antigene e, infine, la diffusione virale dall’isolamento colturale.

Per maggiori informazioni:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7538382/

 

Di |2020-11-05T13:58:36+01:0005/11/2020|
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