I batteri sono stati rilevati per la prima volta nei tumori umani più di 100 anni fa, ma la caratterizzazione del microbioma tumorale è rimasta difficile a causa della sua bassa biomassa. Inoltre, non è chiaro se la presenza dei batteri sia vantaggiosa per i tumori o per i batteri stessi. Un primo passo per chiarire alcuni di questi interrogativi viene da un recente studio pubblicato su Science in cui sono stati analizzati i batteri presenti in oltre 1500 tumori umani rappresentativi di sette diversi tipi di tumore, tra cui il carcinoma al seno, ai polmoni, alle ovaie, al pancreas, alla pelle, alle ossa e al cervello.
Gli Autori hanno scoperto che: i) i batteri all’interno dei tumori sono per lo più intracellulari; ii) i batteri sono localizzati sia nelle cellule tumorali che nelle cellule immunitarie; iii) la composizione batterica varia in base al tipo di tumore.
Sono state, inoltre, identificate alcune associazioni biologicamente plausibili. Ad esempio, gli Autori hanno scoperto che il carcinoma mammario ha un microbioma particolarmente ricco e diversificato e che nei sottotipi di carcinoma mammario – normalmente caratterizzati da un aumento di condizioni di stress ossidativo – erano prevalenti i batteri che producono micotiolo, una molecola in grado di disintossicare le cellule dalle specie reattive dell’ossigeno.
Per approfondire https://science.sciencemag.org/content/368/6494/973.long
Fonte
Nejman D, Livyatan I, Fuks G, et al. The human tumor microbiome is composed of tumor type-specific intracellular bacteria. Science. 2020;368(6494):973-980.