Infezioni ricorrenti da HSV-1 come fattore di rischio per la malattia di Alzheimer

Un recente studio pubblicato su PLoS Pathogens evidenzia come le infezioni ricorrenti da virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1) possano rappresentare un fattore di rischio per la malattia neurodegenerativa di Alzheimer. Lo studio è stato condotto inducendo infezioni ricorrenti in un modello murino tramite stress termico, in modo da osservare gli effetti a lungo termine sulla replicazione virale. In particolare, in seguito a riattivazioni multiple, è stato riscontrato un aumento significativo della proteina β-amiloide (Aβ) e della forma iperfosforilata di tau nella neocorteccia e nell’ippocampo, regioni target della malattia di Alzheimer. A causa dell’attiva replicazione virale e dell’accumulo di prodotti neurotossici indotti da HSV-1, sono stati inoltre osservati alti livelli di citochine proinfiammatorie, come IL-1B, nonché una marcata astrogliosi, segni caratteristici dell’Alzheimer.

Per maggiori informazioni https://journals.plos.org/plospathogens/article?id=10.1371/journal.ppat.1007617

Fonte

De Chiara G. et al.  Recurrent herpes simplex virus-1 infection induces hallmarks of neurodegeneration and cognitive deficits in mice. PLoS Pathogens, 15(3): e1007617; 2019.

Di |2019-05-02T17:30:23+02:0002/05/2019|
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