Le cellule persisters di Salmonella minano le difese immunitarie dell’ospite durante il trattamento antibiotico

Durante la crescita le popolazioni batteriche geneticamente clonali contengono una piccola frazione di cellule che non si dividono e non crescono a causa di un cambiamento fenotipico transitorio e reversibile. Queste cellule, la cui proliferazione è arrestata, sono generalmente tolleranti agli antibiotici e sono chiamate persisters.

Una nuova ricerca, condotta da un team di ricercatori dell’Imperial College di Londra, spiega come queste persisters manipolano le nostre cellule immunitarie e modellano l’ambiente del loro ospite. Il team, mediante un doppio sequenziamento di RNA (RNA-seq), ha analizzato, in sottopopolazioni di macrofagi infettati da persister di Salmonella, i trascrittomi dell’ospite e del patogeno.

Collettivamente i dati dello studio, pubblicato su Science, mostrano che dopo l’infezione dei macrofagi, i persisters di Salmonella Typhimurium mantengono l’attività trascrizionale e traduzionale, così da poter riprogrammare i macrofagi mediante effettori secreti dal sistema di secrezione di tipo 3 dell’isola di patogenicità 2. Questi effettori cambiano il profilo di citochine dei macrofagi infetti riprogrammandoli ad uno stato non infiammatorio e permissivo all’infezione. A differenza, dunque, dei batteri “persisters” analizzati in vitro, che apparentemente diventano dormienti, quelli intracellulari di Salmonella mantengono uno stato metabolico attivo, ma cessano di moltiplicarsi.

Fonte

Salmonella persisters undermine host immune defenses during antibiotic treatment. Daphne A. C. Stapels et al. Science, 2018.

Di |2018-12-18T18:19:56+01:0018/12/2018|
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