Le affermazioni secondo cui i nutrienti probiotici migliorano la salute umana sono sempre più frequenti nonostante le prove scientifiche a supporto siano ancora scarse.
Si ritiene che batteri probiotici vivi, introdotti con l’alimentazione, diminuiscano la colonizzazione intestinale degli agenti patogeni portando così ad una riduzione della sensibilità alle infezioni, tuttavia i meccanismi alla base di questi effetti sono ancora poco compresi.
Un recentissimo studio, condotto dai ricercatori del National Institutes of Health (NIH, USA) in collaborazione con la Mahidol University e la Rajamangala University of Technology della Tailandia, ha dimostrato l’esistenza di un meccanismo molecolare mediante il quale batteri probiotici presenti negli alimenti interferiscono direttamente con la colonizzazione intestinale di batteri patogeni. Lo studio, pubblicato su Nature, ha evidenziato la capacità di Bacillus spp., in particolare di B. subtilis, di impedire la colonizzazione di Staphylococcus aureus in una popolazione rurale tailandese. I ricercatori hanno identificato in Bacillus spp. una classe di lipopeptidi, le fengicine, capaci di inibire il meccanismo Quorum Sensing (QS) di S.aureus. Il QS è un sistema di regolazione genica, densità cellulare dipendente, attraverso il quale i batteri comunicano e modulano l’espressione genica di numerosi fattori di virulenza. Lo studio, dimostrando in maniera dettagliata il ruolo indispensabile che il Quorum Sensing gioca nella colonizzazione dell’intestino ad opera di S. aureus ed identificando nelle fengicine di Bacillus dei lipopeptidi “bloccanti” il QS, suggerisce un possibile ruolo dei probiotici nell’eradicazione di batteri patogeni nell’uomo.
Fonte
Pathogen elimination by probiotic Bacillus via signalling interference. Pipat Piewngam et al, Nature, 2018.