La composizione del microbioma intestinale è fortemente connessa alla salute umana e all’insorgenza di alcune patologie, tra cui quelle metaboliche, come il diabete mellito di tipo 2 e l’obesità. Pochi dati, invece, esistono a supporto del link esistente tra microbioma intestinale e patologia cardiovascolare arteriosclerotica. Per la prima volta, uno studio, pubblicato recentemente su Nature Communication, ha messo in evidenza questa stretta connessione.
Gli Autori dello studio, tramite sequenziamento shotgun, hanno analizzato il microbioma intestinale di 218 pazienti affetti da malattia cardiovascolare aterosclerotica comparandolo con quello di 187 individui sani. I risultati hanno dimostrato una differente composizione tra i due gruppi in studio. In particolare, il gruppo affetto da patologia cardiovascolare arteriosclerotica presentava una maggiore percentuale di Enterobacteriaceae, inclusi Escherichia coli, Klebsiella spp, e Streptococcus spp, e una composizione microbica carente di Bacteroides e Prevotella. Inoltre, il microbioma dei soggetti affetti da malattia cardiovascolare aterosclerotica era ricco di Ruminococcus gnavus, un microrganismo associato all’infiammazione cronica del colon.
Dunque, questi dati forniscono le basi per ulteriori e necessarie indagini future sul ruolo che il microbioma intestinale potrebbe avere nel prevenire le patologie arteriosclerotiche o patologie simili.