Secondo l’ECDC ecco alcune delle attività che il microbiologo clinico dovrebbe sostenere per migliorare l’utilizzo degli antibiotici:
a) partecipazione al team di gestione degli antibiotici, come membro chiave della squadra;
b) collaborazione con l’infettivologo e il farmacista ospedaliero per attuare un programma ottimale di gestione del trattamento antibiotico;
c) sostenere le linee guida sull’utilizzo degli antibiotici per le infezioni comuni e per la profilassi chirurgica basate sulle evidenze
d) identificare e segnalare tempestivamente la presenza di microrganismi (ad esempio nelle emocolture) e i risultati dei test di sensibilità antimicrobica;
f) presentare i dati in un modo da supportare l’utilizzo prudente degli antibiotici, ad esempio segnalando selettivamente i risultati di sensibilità antimicrobica;
g) fornire linee guida per la raccolta appropriata dei campioni, applicando criteri di rifiuto per i campioni inviati in modo non appropriato
h) guidare la terapia antibiotica empirica fornendo agli ospedali e ai reparti specifici (ad esempio alle unità di terapia intensiva o ai reparti di emergenza) dati cumulativi di sensibilità antimicrobica;
i) individuare le tendenze critiche nella resistenza agli antibiotici in ospedale e comunicare prontamente le osservazioni al team di gestione degli antibiotici e al team di controllo delle infezioni
Per maggiori informazioni
https://antibiotic.ecdc.europa.eu/en/get-informed/key-messages/key-messages-professionals-hospitals-and-other-healthcare-settings/key