Avevamo precedente parlato di come usare il sistema di editing genetico CRISPR-Cas9 per bloccare la capacità di replicazione dell’HIV-1.
Tuttavia, come emerso da una recente pubblicazione su Cell Reports, le mutazioni introdotte dal sistema possono essere tollerate dal virus.
Questo sistema quindi, dovrà essere migliorato prima di poter essere utilizzato per combattere l’HIV-1.
Infatti, gli autori sperimentando la tecnica CRISPR-Cas9 su linee cellulari sensibili all’HIV-1, hanno scoperto che alcuni virus non sono sensibili al trattamento, anzi, sviluppano una sorta di “resistenza” all’enzima Cas9/sgRNA, diventando più difficili da eliminare.
Gli autori hanno anche scoperto che i virus sfuggono al sistema CRISPR-Cas9 non a causa di errori della trascrittasi inversa, che trasforma l’RNA virale in DNA al momento dell’infezione della cellula, ma perché il virus, dopo l’introduzione di una mutazione (inserzione o delezione) non letale, si ritrova una sequenza target mutata e non più attaccabile dal sistema perché non più in grado di riconoscere il virus.
Così questi virus “resistenti” possono continuare a replicarsi. Ora bisogna pensare ad una strategia per superare questo problema.
Per maggiori informazioni http://www.cell.com/cell-reports/fulltext/S2211-1247(16)30298-4